In Italia, la Certificazione Unica (CU) rappresenta un elemento cruciale sia per i datori di lavoro che per i contribuenti, con la quale vengono certificati i redditi da lavoro dipendente e alcune categorie di lavoro assimilato al lavoro dipendente.
Conosciuta in passato come modello CUD, questa dichiarazione con gli anni ha subito diversi importanti cambiamenti per facilitare la gestione delle informazioni di natura fiscale.
La lettura dei paragrafi seguenti aiuterà a capire nel dettaglio cos’è, a cosa serve e perché è così importante la Certificazione Unica per i datori di lavoro e per i contribuenti.
Certificazione Unica: cos’è
In ambito fiscale, la Certificazione Unica costituisce uno degli adempimenti più importanti in capo ai datori di lavoro o agli enti pensionistici, mentre per i pensionati e i lavoratori rappresenta la fonte principale per la presentazione della dichiarazione dei redditi annuale. La competenza dell’emissione e della trasmissione della Certificazione Unica spetta ai soggetti che hanno effettuato i pagamenti: datori di lavoro (sostituti d’imposta) per i lavoratori dipendenti e INPS per i pensionati.
Il modello CU va inviato all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in modalità telematica e consegnato ai lavoratori, entro i termini previsti, per attestare i redditi da lavoro dipendente assimilati e corrisposti dai datori di lavoro durante il periodo d’imposta di riferimento. Rispetto al vecchio modello CUD, la Certificazione Unica include una gamma più ampia di compensi e redditi, facilitando la dichiarazione dei redditi e ottimizzando la gestione delle informazioni fiscali.
Certificazione Unica: a cosa serve
La Certificazione Unica ricopre quindi un ruolo determinante ai fini fiscali, attestando una fotografia completa dei redditi percepiti dai lavoratori nel periodo d’imposta di riferimento.
Questo strumento, non solo certifica i redditi da lavoro dipendente, ma anche i compensi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative, redditi diversi e redditi di capitale.
Il fine primario del modello CU è dotare i contribuenti di un quadro completo dei loro guadagni percepiti nel periodo d’imposta di riferimento: per i lavoratori dipendenti è particolarmente importante perché le relative informazioni sono essenziali per compilare il modello 730, utile per il calcolo dei redditi complessivi e indispensabile per determinare le imposte dovute.
Ogni anno, per legge, i sostituti d’imposta devono rilasciare la Certificazione Unica a coloro che hanno percepito redditi: come anticipato, i datori di lavoro consegnano il modello CU ai propri dipendenti, mentre l’INPS lo consegna ai pensionati e a tutti i titolari di prestazioni (esempio: NASPI). La mancata consegna della CU a un lavoratore dipendente costituisce una grave violazione e impedisce all’interessato di presentare correttamente la dichiarazione dei redditi.
Competenza alla compilazione e al rilascio
La competenza della compilazione della Certificazione Unica spetta ai sostituti d’imposta: datori di lavoro o enti pagatori. Tali soggetti hanno l’obbligo di fornire la Certificazione Unica ai percettori di redditi soggetti a tassazione.
Entro la scadenza annuale stabilita per legge, i lavoratori dipendenti riceveranno quindi la CU dai loro datori di lavoro. Parimenti, entro lo stesso termine, l’INPS renderà disponibile la Certificazione Unica per i pensionati, i beneficiari della cassa integrazione e della NASPI.
Nel caso in cui un contribuente riscontri che le informazioni riportate nella CU non siano esatte, è tenuto a darne immediata comunicazione al proprio datore di lavoro per la relativa correzione all’Agenzia delle Entrate. Questo è un passaggio fondamentale per non correre il serio rischio di compromettere la correttezza della dichiarazione dei redditi.
Certificazione Unica: informazioni contenute
La Certificazione Unica riporta delle precise notizie, tra le quali il reddito complessivo dei contribuenti, le ritenute applicate, i contributi previdenziali versati e altri dati utili per determinare il reddito fiscale.
Nella prima sezione della certificazione sono indicati i dati anagrafici del contribuente, mentre nella seconda sono riportate le informazioni fiscali (redditi erogati, detrazioni).
Più nello specifico, la compilazione della Certificazione Unica presuppone la corretta raccolta di tutte le notizie legate ai redditi percepiti dagli interessati:
- attività effettuata;
- reddito lordo complessivo;
- ritenute applicate;
- importi non soggetti a ritenute;
- netto imponibile;
- contributi previdenziali versati;
- altre notizie previste dall’ambito di riferimento;
Una volta completata la Certificazione Unica con l’indicazione di ogni dato richiesto, i sostituti d’imposta hanno l’obbligo di consegnarla, entro il termine annuale previsto, a ciascun lavoratore dipendente. La CU può essere consegnata ai dipendenti sia in modalità telematica che in modalità cartacea.
- Modalità Telematica: La CU può essere inviata in modalità elettronica, ad esempio tramite email o tramite software, utilizzati per la gestione di paghe e comunicazioni ai dipendenti, che non solo semplificano il processo, ma aumentano anche l’accuratezza e la sicurezza dei dati, assicurando alle aziende di adempiere ai propri obblighi fiscali in maniera efficiente e conforme alle normative vigenti. Nel processo di invio telematico, è fondamentale che il destinatario abbia la possibilità di accedere alla CU in modalità elettronica.
- Modalità Cartacea: Se il dipendente non può accedere alla CU in modalità elettronica, la consegna deve avvenire in forma cartacea.
Il rispetto della consegna entro la scadenza stabilita è un aspetto cruciale, in quanto permette al contribuente di disporre tempestivamente dei documenti utili per la dichiarazione dei redditi e non incorrere in ritardi ed eventuali pesanti sanzioni.
In conclusione, la Certificazione Unica non è solo un obbligo burocratico, ma un pilastro del sistema fiscale che garantisce trasparenza, efficienza e conformità alle normative vigenti, contribuendo a un rapporto più chiaro e corretto tra contribuenti e amministrazione fiscale.