Software ATS: che cos’è?

Nell’ambito delle risorse umane, la selezione del personale è un processo complesso e strategico. Per le aziende che desiderano attrarre i migliori talenti e gestire le candidature in modo efficiente, un Software ATS (Applicant Tracking System) rappresenta una risorsa indispensabile. Ma cosa significa esattamente ATS? Quali vantaggi offre alle aziende? In questo articolo, esploreremo il funzionamento di un Software ATS, le sue caratteristiche principali e i benefici per il reparto HR. Che cos’è un Software ATS? Un Software ATS, o Applicant Tracking System, è una piattaforma digitale progettata per supportare le aziende nella gestione del processo di selezione dei candidati. Questo strumento centralizza tutte le informazioni relative ai candidati, facilitando la raccolta, l’analisi e l’archiviazione delle candidature ricevute. Con un ATS, le aziende possono semplificare ogni fase del reclutamento: dalla pubblicazione delle offerte di lavoro alla valutazione dei candidati fino alla selezione finale. Un sistema ATS automatizza molte delle attività manuali legate alla gestione delle candidature, riducendo il rischio di errori e ottimizzando il tempo dedicato al recruiting. Come funziona un ATS? Il Software ATS funziona come una piattaforma centralizzata dove i recruiter possono gestire ogni aspetto del processo di selezione. Di seguito vediamo i passaggi principali: Perché un ATS è indispensabile per le aziende? L’adozione di un Software ATS offre numerosi vantaggi alle aziende e ai reparti HR, facilitando la gestione delle candidature e rendendo l’intero processo di selezione più efficiente. Tra i principali benefici, l’efficienza e il risparmio di tempo sono elementi centrali: grazie all’automazione di molte attività ripetitive, un ATS consente ai recruiter di ottimizzare le proprie risorse, dedicando maggior attenzione ad attività strategiche e all’analisi qualitativa dei candidati. Con meno tempo impiegato in mansioni manuali, il team HR può concentrarsi su decisioni strategiche, migliorando l’efficacia della selezione. L’ATS è anche una risorsa fondamentale per l’organizzazione e l’accesso centralizzato delle informazioni: tutti i dati dei candidati sono archiviati in un unico luogo, facilmente accessibili e aggiornabili. Questa centralizzazione semplifica il lavoro di squadra, poiché ogni membro del reparto HR può consultare e aggiornare i profili in tempo reale. Inoltre, un ATS contribuisce a ridurre significativamente gli errori, poiché la gestione manuale delle candidature può portare a problemi come la perdita di informazioni o la duplicazione dei profili, mentre con un ATS tutte le informazioni restano organizzate e corrette, minimizzando il rischio di errore. Infine, un ATS migliora notevolmente la “Candidate Experience”, ovvero l’esperienza che i candidati vivono durante il processo di selezione: quando il percorso di candidatura è gestito in modo chiaro e organizzato, i candidati ricevono aggiornamenti puntuali sullo stato della loro candidatura e si sentono trattati con professionalità. Questo non solo favorisce l’attrazione di talenti, ma lascia anche un’impressione positiva, fondamentale per costruire un buon employer branding e incentivare i candidati a mantenere una percezione favorevole dell’azienda, anche in caso di mancata assunzione. Le funzionalità principali di un ATS I Software ATS si distinguono per diverse funzionalità, alcune delle quali possono essere personalizzate in base alle esigenze aziendali: Un Software ATS è un alleato prezioso per le aziende che vogliono gestire in modo efficiente il processo di selezione e attrarre i migliori talenti.

Perché è importante monitorare le presenze dei dipendenti?

In un’azienda, il monitoraggio delle presenze dei dipendenti rappresenta un aspetto fondamentale per ottimizzare la gestione delle risorse umane e favorire la produttività. Grazie alle nuove tecnologie, è possibile rendere questo processo sempre più preciso ed efficace, riducendo la possibilità di fare errori e aumentando la trasparenza.  Vediamo i principali motivi per cui il monitoraggio delle presenze risulta essere un’attività essenziale e strategica per le aziende: Esempio pratico: Un software per la gestione delle presenze, ferie e permessi permette di sapere con certezza chi è disponibile in un determinato momento, semplificando la rotazione dei turni e l’assegnazione di incarichi speciali, come ad esempio progetti a breve scadenza. Gli strumenti di monitoraggio rappresentano senza dubbio un supporto eccezionale ai processi aziendale. Permettono di valutare l’efficienza dei vari reparti e di intraprendere azioni correttive laddove necessario.  Oggi più che mai, le aziende stanno adottando modelli di lavoro flessibile, che includono lo smart working. Monitorare le presenze dei dipendenti che lavorano da remoto è cruciale per mantenere un quadro preciso delle ore effettivamente lavorate e assicurare che tutti siano allineati sugli stessi obiettivi. Il monitoraggio delle presenze dei dipendenti è un elemento centrale per ogni azienda moderna che desideri ottimizzare la gestione delle risorse umane e garantire un ambiente di lavoro sereno e produttivo. Ad esempio, la possibilità che ha ogni dipendente di visualizzare il proprio saldo ferie e permessi, permette di pianificare le proprie assenze in anticipo e in modo coordinato con il team, evitando sovrapposizioni di assenze e garantendo così una gestione equilibrata delle risorse e della produttività dell’azienda. Grazie alle soluzioni digitali, le aziende possono ottenere un sistema di monitoraggio preciso, trasparente e conforme alle normative, facilitando al contempo la gestione operativa. Un investimento in un software di monitoraggio delle presenze non solo aumenta l’efficienza, ma permette di migliorare la qualità della vita lavorativa per tutti i dipendenti.

Sondaggi aziendali: cosa sono e perché sono importanti?

Nel panorama aziendale moderno, una delle sfide più grandi per le imprese è mantenere e promuovere un ambiente di lavoro efficiente, sereno e produttivo all’interno del quale le persone che ne fanno parte si sentano valorizzate e coinvolte. I dipendenti sono la risorsa più preziosa: un team motivato e soddisfatto contribuisce in modo significativo alla crescita e al successo dell’impresa. Comprendere il punto di vista di chi popola e si spende per l’azienda ogni giorno è essenziale, ma spesso risulta un’operazione molto delicata e complessa: la gestione delle risorse umane richiede più di semplici strategie operative. È fondamentale creare un dialogo aperto e continuo tra dipendenti e management in modo tale che, attraverso un ascolto attento e costante, si riesca a identificare ciò che funziona e perchè e cosa, invece, può necessitare di miglioramenti all’interno dell’organizzazione. Per riuscire a mantenere un dialogo aperto ed efficace, molte aziende adottano strumenti che facilitano la raccolta e l’analisi delle opinioni dei propri dipendenti. I sondaggi aziendali rappresentano uno di questi strumenti, in quanto sono in grado di fornire al personale una piattaforma strutturata per esprimere punti di vista, esigenze e suggerimenti. Attraverso queste rilevazioni, le aziende possono così ottenere una visione d’insieme sul clima aziendale, individuare eventuali criticità e pianificare interventi mirati per migliorare l’ambiente di lavoro. In questo modo, il feedback diventa una risorsa preziosa per promuovere il benessere e la produttività all’interno dell’azienda. Cosa sono nel dettaglio i sondaggi aziendali? I sondaggi aziendali sono questionari mirati a raccogliere l’opinione dei dipendenti su vari aspetti del loro lavoro e della cultura aziendale. Questi strumenti possono variare in termini di lunghezza, formato e contenuto, ma il loro obiettivo principale è ottenere una visione chiara di ciò che i lavoratori pensano riguardo alla loro esperienza in azienda. I temi affrontati possono includere diversi aspetti, fra cui: Uno degli aspetti più importanti dei sondaggi è che permettono di raccogliere dati su larga scala, consentendo all’azienda di avere una panoramica generale, ma anche di individuare aree specifiche di miglioramento. Perché sono importanti? I sondaggi aziendali sono molto più che semplici questionari, sono un ponte tra management e dipendenti, un modo per dare voce a coloro che operano sul campo e che spesso hanno una visione diretta dei problemi e delle opportunità di miglioramento. Ecco alcuni motivi per cui i sondaggi aziendali possono risultare fondamentali: Come implementare sondaggi aziendali efficaci Per essere efficaci, i sondaggi aziendali devono essere ben strutturati e analizzati con attenzione. Alcuni suggerimenti per un’implementazione ottimale includono: Azioni concrete basate sui risultati: i sondaggi perdono di valore se non portano a cambiamenti concreti. È fondamentale che l’azienda mostri ai dipendenti che le loro opinioni hanno un impatto reale, implementando le modifiche suggerite dai risultati. Strumenti digitali per gestire i sondaggi aziendali Oggi esistono diverse piattaforme e software che facilitano la creazione, distribuzione e analisi dei sondaggi aziendali. Alcuni software HR, permettono di integrare questi strumenti nel sistema di gestione delle risorse umane, offrendo funzionalità avanzate per la raccolta e l’analisi dei feedback. Utilizzare soluzioni digitali per i sondaggi aziendali rende tutto il processo più rapido e preciso, fornendo al management dati utili per prendere decisioni informate e tempestive. L’analisi dei dati può essere effettuata in tempo reale, consentendo di visualizzare facilmente le aree che necessitano di intervento. I sondaggi aziendali rappresentano uno strumento potente per le aziende che vogliono migliorare il proprio ambiente di lavoro e ascoltare la voce dei propri dipendenti. Quando realizzati in modo efficace e supportati da strumenti digitali adeguati, i sondaggi possono offrire insights preziosi che favoriscono la crescita e il successo dell’azienda. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, le realtà che scelgono di ascoltare le persone che vivono l’azienda ogni giorno costruiscono basi più solide per il futuro.I sondaggi aziendali non sono solo uno strumento, ma una dichiarazione di intenti: mettere al centro chi, ogni giorno, contribuisce al successo dell’impresa.

Leadership aziendale: cos’è è perché è importante?

La leadership aziendale è uno dei pilastri fondamentali per il successo di ogni realtà aziendale. Non si tratta solo di guidare un gruppo di persone verso il raggiungimento di obiettivi aziendali, ma di ispirare, motivare e creare un ambiente di lavoro che favorisca la crescita sia individuale che collettiva. Cos’è la leadership aziendale? In ambito aziendale, la leadership può essere definita come la capacità di un individuo di influenzare, guidare e supportare un gruppo di persone nel raggiungimento degli obiettivi comuni. Non è una semplice gestione delle attività quotidiane, ma è un vero e proprio processo strategico e umano che coinvolge la motivazione, il supporto e la promozione di una visione condivisa. Un valido leader aziendale deve saper riconoscere le potenzialità dei membri del proprio team, promuovendo una cultura aziendale inclusiva e innovativa. Un buon leader si distingue per l’empatia e la capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace. Tuttavia, non esiste un unico stile di leadership che sia efficace per ogni situazione, alcuni leader preferiscono uno stile più democratico, che incoraggia la partecipazione del team nelle decisioni, mentre altri adottano uno stile più deciso, utile in situazioni di crisi o in ambienti che richiedono decisioni rapide. Perché la leadership è importante in azienda? L’importanza della leadership aziendale risiede nella sua capacità di impattare ogni aspetto dell’organizzazione. Un leader efficace può fare la differenza tra un’azienda stagnante e un’azienda in crescita. Vediamo alcuni motivi per cui la leadership è cruciale: Le qualità di un buon leader Un leader aziendale non va identificato come una figura autoritaria ma, bensì, come una figura autorevole. Una figura autoritaria impone decisioni attraverso il controllo e la paura, spesso senza ascoltare o coinvolgere il team. Al contrario, una figura autorevole guida con l’esempio, ispira fiducia e rispetto, promuovendo la collaborazione e il dialogo per ottenere il consenso e l’impegno del gruppo. Un buon leader deve possedere una serie di competenze tecniche e soft skills. Vediamone alcune: L’impatto della leadership sulla crescita aziendale L’impatto di una leadership efficace si riflette in ogni aspetto del business, dalla performance finanziaria all’ambiente di lavoro. Le aziende che investono nella formazione dei leader e che promuovono una leadership forte e coesa ottengono vantaggi in termini di innovazione, adattabilità e successo a lungo termine. Inoltre, una buona leadership contribuisce a mantenere alta la soddisfazione dei dipendenti, migliorando l’employer branding e attirando nuovi talenti. In un mondo sempre più digitale, le soluzioni di supporto tecnologiche, possono essere di grande aiuto per i leader aziendali. Questi strumenti semplificano la gestione delle risorse umane, liberando tempo per concentrarsi sulla crescita strategica e sul benessere del team.  Ad esempio, soluzioni software che facilitano la gestione delle presenze, la pianificazione delle ferie e la comunicazione interna possono ridurre lo stress e le incomprensioni, migliorando l’efficienza generale. La leadership aziendale non è solo una competenza, ma una necessità. Un leader efficace è in grado di influenzare positivamente ogni aspetto dell’azienda, dalla produttività alla cultura aziendale. Investire in leadership significa investire nel futuro dell’azienda, promuovendo una crescita sostenibile e un ambiente di lavoro positivo. Le aziende che combinano una leadership forte con strumenti digitali efficaci, possono ottenere risultati ancora più significativi, migliorando sia la performance aziendale che la soddisfazione dei dipendenti.

Clima aziendale: cos’è e perché è importante monitorarlo

Il clima aziendale rappresenta uno degli aspetti più critici per il successo di un’azienda.  Un ambiente di lavoro positivo, oltre a favorire il benessere dei dipendenti, è anche strettamente correlato alla produttività, alla soddisfazione dei clienti e alla capacità dell’azienda di adattarsi e crescere nel tempo. Ma cosa significa realmente migliorare il clima aziendale e quali sono i passi concreti che un’azienda può compiere per raggiungere questo obiettivo? Il ruolo centrale del clima aziendale Il clima aziendale si riferisce alla percezione complessiva che i dipendenti hanno dell’ambiente di lavoro. Questa percezione è influenzata da molteplici fattori: la leadership, la comunicazione interna, il livello di collaborazione tra i team e la gestione del carico di lavoro. Un clima aziendale positivo si traduce in dipendenti motivati, meno turnover, maggiore creatività e, in ultima analisi, in migliori performance aziendali. Viceversa, un ambiente di lavoro negativo può portare a un aumento dello stress, una riduzione della produttività e un turnover più elevato, con tutte le conseguenze economiche e organizzative che ne derivano. Migliorare il clima aziendale non è quindi solo una questione di “fare felici i dipendenti”, ma è una strategia aziendale vincente. La valutazione continua del clima aziendale Mantenere un buon clima aziendale richiede un monitoraggio continuo. Le percezioni e le esigenze dei dipendenti possono cambiare nel tempo, possono essere influenzate da fattori interni, come ristrutturazioni o cambiamenti nella leadership, e da fattori esterni, come le crisi economiche o le evoluzioni sociali. Per questo motivo, è fondamentale che le aziende adottino un approccio dinamico nella valutazione del clima aziendale. Strumenti come sondaggi periodici, interviste individuali e focus group consentono di ottenere una visione chiara e aggiornata dello stato di salute dell’ambiente di lavoro. Queste pratiche non solo rilevano le eventuali criticità, ma identificano anche le opportunità di miglioramento, permettendo all’azienda di intervenire tempestivamente per prevenire l’insorgere di problemi più gravi. Strategie innovative per il miglioramento del clima aziendale In un’epoca in cui il lavoro remoto e ibrido stanno diventando la norma, le strategie per migliorare il clima aziendale devono adattarsi alle nuove modalità di lavoro. Ad esempio, creare momenti di connessione e team building virtuali può aiutare a mantenere un senso di comunità tra i dipendenti, anche quando non lavorano nello stesso spazio fisico. Inoltre, l’adozione di tecnologie che facilitano la collaborazione e la comunicazione può ridurre la sensazione di isolamento e migliorare il flusso di lavoro. Le aziende che investono in piattaforme di comunicazione interna, che promuovono la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni, favoriscono un ambiente di lavoro più coeso e inclusivo. Infine, è cruciale che le politiche aziendali siano flessibili e in grado di rispondere alle diverse esigenze dei dipendenti. La personalizzazione dei benefit, ad esempio, può diventare un potente strumento per aumentare la soddisfazione e il coinvolgimento del personale: orari flessibili, programmi di benessere, opportunità di sviluppo professionale personalizzate sono attenzioni al benessere dei dipendenti che si traducono in clima aziendale positivo e, di conseguenza, in stabilità e salute aziendale. I benefici di un buon clima aziendale Investire nel clima aziendale porta a numerosi vantaggi: Migliorare il clima aziendale non è un compito semplice, ma è essenziale per il successo a lungo termine di un’azienda. Strumenti come CP Interview offrono alle aziende le risorse necessarie per comprendere e migliorare le dinamiche interne. Investire nel clima aziendale significa investire nel futuro dell’azienda. Il miglioramento del clima aziendale è un processo continuo che richiede impegno e attenzione da parte di tutta l’organizzazione, dalla leadership ai singoli dipendenti. Un ambiente di lavoro sano e positivo non solo promuove il benessere individuale, ma diventa anche un vantaggio competitivo per l’azienda nel suo complesso. Attraverso una valutazione regolare e l’implementazione di strategie innovative, le aziende possono creare un ambiente che non solo attrae i migliori talenti, ma li trattiene e li fa prosperare. Questo, a lungo termine, si traduce in una maggiore resilienza e successo dell’azienda nel mercato globale.

Piano di Formazione Aziendale: cos’è e perché è importante

Nel contesto aziendale odierno, caratterizzato da una costante evoluzione tecnologica e da mercati sempre più competitivi, la formazione continua dei dipendenti è fondamentale per il successo e la crescita di un’impresa. Investire nello sviluppo delle competenze del proprio personale non è solo una scelta strategica, ma una necessità per mantenere l’azienda competitiva e pronta ad affrontare le sfide future.  In questo scenario, il piano di formazione aziendale diventa uno strumento essenziale per garantire che le risorse umane siano sempre allineate con gli obiettivi aziendali e preparate ad adattarsi ai cambiamenti del mercato. Per “piano di formazione aziendale” si intende proprio un programma strutturato e pianificato per migliorare le competenze e le conoscenze dei dipendenti all’interno di un’organizzazione. Questo piano è ideato per rispondere alle esigenze specifiche dell’azienda, considerando le competenze attuali e identificando le aree in cui è necessario un miglioramento. Il piano può includere varie attività formative come corsi di aggiornamento, workshop, seminari, formazione online e sessioni di e-learning. L’obiettivo principale di un piano di formazione aziendale è proprio quello di colmare il divario tra le competenze attuali dei dipendenti e quelle richieste per raggiungere gli obiettivi strategici dell’azienda. Un piano di formazione ben strutturato assicura che i dipendenti siano sempre aggiornati sulle ultime tendenze e tecnologie del settore, contribuendo così al mantenimento della competitività aziendale. L’Importanza di un Piano di Formazione Aziendale La creazione e l’implementazione di un piano di formazione aziendale ben progettato porta numerosi vantaggi. Vediamo alcuni punti sul perché è fondamentale per ogni azienda investire nella formazione continua del proprio personale. Migliora le competenze e le conoscenze dei dipendenti Uno dei vantaggi più evidenti di un piano di formazione aziendale è il miglioramento delle competenze e delle conoscenze dei dipendenti. Questo non solo consente loro di svolgere le proprie mansioni con maggiore efficienza, ma aumenta anche la loro sicurezza e motivazione. Dipendenti ben formati sono dipendenti soddisfatti, e questo si riflette in una maggiore produttività e qualità del lavoro. Favorisce l’innovazione e l’adattabilità In un mercato in continua evoluzione, la capacità di adattarsi ai cambiamenti è essenziale. Un piano di formazione aziendale aiuta i dipendenti a rimanere aggiornati sulle ultime novità del settore, stimolando l’adozione di nuove tecnologie e metodi di lavoro. Questo approccio favorisce l’innovazione e rende l’azienda più flessibile e pronta a rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato. Aumenta la soddisfazione e la fedeltà dei dipendenti Investire nella formazione dei dipendenti dimostra l’impegno dell’azienda nel loro sviluppo professionale. Questo non solo migliora la soddisfazione sul lavoro, ma contribuisce anche a ridurre il turnover del personale. I dipendenti che si sentono valorizzati e supportati sono più propensi a rimanere fedeli all’azienda, riducendo così i costi associati alla ricerca e alla formazione di nuove risorse. Rafforza la cultura aziendale Un piano di formazione aziendale ben concepito può rafforzare la cultura aziendale, allineando i dipendenti agli obiettivi e ai valori dell’azienda. Questo crea un senso di appartenenza e unità, fondamentale per affrontare insieme le sfide del mercato. Contribuisce al raggiungimento degli obiettivi strategici  la formazione aziendale non è solo uno strumento per migliorare le competenze individuali, ma anche un mezzo per raggiungere gli obiettivi strategici dell’azienda. Un piano di formazione allineato con la strategia aziendale aiuta a sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide future e cogliere nuove opportunità di crescita. Riduce i rischi e aumenta la conformità In molti settori, la conformità a normative e regolamenti è essenziale. Un piano di formazione aziendale garantisce che i dipendenti siano sempre aggiornati sulle normative vigenti e sappiano come applicarle nel loro lavoro quotidiano, riducendo i rischi legali e contribuendo a creare un ambiente di lavoro sicuro e responsabile. Come Semplificare la Gestione della Formazione Aziendale Organizzare e gestire un piano di formazione aziendale può essere complesso e richiedere risorse significative.Tuttavia, grazie alle moderne soluzioni software, è possibile semplificare notevolmente questo processo.  Ad esempio, la nostra piattaforma offre un modulo dedicato alla gestione della formazione del personale, progettato per rendere la pianificazione e l’esecuzione della formazione aziendale un compito semplice ed efficiente. Con, i responsabili delle risorse umane possono: Grazie a RiUmWeb, i responsabili HR possono organizzare e gestire la formazione aziendale in modo più efficiente, garantendo che ogni dipendente abbia accesso alle risorse necessarie per il proprio sviluppo professionale. Questo non solo migliora l’efficacia della formazione, ma consente anche di monitorare i progressi e di adattare il piano formativo alle esigenze specifiche dell’azienda. La formazione aziendale è senza dubbio un pilastro fondamentale per il successo a lungo termine di ogni impresa: investire nello sviluppo delle competenze dei dipendenti non solo aumenta la loro produttività e motivazione, ma rafforza anche la capacità dell’azienda di innovare e adattarsi ai cambiamenti del mercato. Un piano di formazione ben strutturato rappresenta un vantaggio competitivo significativo, poiché permette all’azienda di essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza e, in un mondo in così continua evoluzione, questo rappresenta la chiave per garantire le risorse di cui dispone l’azienda siano sempre in grado di fronteggiare le nuove sfide del mercato.

Lavoro a turni: che cos’è, come funziona e come gestirlo al meglio

Il lavoro a turni è una modalità lavorativa in cui i dipendenti si alternano nelle medesime mansioni secondo un calendario predefinito. Questa modalità prevede che i dipendenti coprano vari periodi del giorno e della settimana, anziché seguire un orario fisso di 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana. Si tratta di un tipo di organizzazione essenziale per tutti quei settori che, per esigenze di mercato, richiedono operatività continua, come: sanità, farmaceutica, ospitalità, industria e logistica. Per le aziende può risultare da un lato vantaggioso in quanto ottengono una copertura 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, ottimizzando la produttività delle risorse; da un lato però potrebbe presentare qualche difficoltà per i dipendenti: il lavoro su turni se non affrontato nel modo giusto, potrebbe risultare stressante e influenzare l’equilibrio psicofisico di chi ne fruisce. Le difficoltà sono legate alla disorganizzazione del ritmo circadiano e alla difficoltà nel bilanciare vita lavorativa e tempo libero. Normative di riferimento Il lavoro a turni è regolamentato da diverse norme nazionali e internazionali. In Italia, il Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66, e i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) dettano le linee guida per la gestione del lavoro a turni. Il Decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66 definisce il lavoro a turni come un metodo organizzativo che vede i lavoratori alternarsi nelle stesse mansioni. Include indicazioni su riposi giornalieri e settimanali, assicurando che i dipendenti abbiano almeno 11 ore di riposo consecutive ogni 24 ore e 24 ore di riposo settimanale. È sempre importante controllare i CCNL che stabiliscono le condizioni lavorative specifiche per settori e categorie, ad esempio, pur lavorando nello stesso ambito, medici e infermieri possono avere diritti diversi riguardo al riposo. Intervengono poi sull’organizzazione del lavoro a turni anche la direttiva europea 93/104/CE, che fornisce ulteriori prescrizioni sulla sicurezza e salute dei lavoratori in relazione all’organizzazione dei turni, e la sentenza della Corte di cassazione n. 12962 del 21 maggio 2008, che stabilisce che i lavoratori debbano essere informati con congruo anticipo sugli orari dei propri turni, garantendo una gestione trasparente e rispettosa delle esigenze dei dipendenti. Organizzazione dei turni di lavoro Una buona organizzazione dei turni di lavoro è cruciale per mantenere l’operatività aziendale e garantire il benessere dei dipendenti. La pianificazione deve essere precisa, puntuale e adattata alle esigenze specifiche dell’azienda.  Le soluzioni per organizzare i turni possono essere diverse: Per organizzare i turni di lavoro in modo efficace, bisogna seguire alcuni passaggi chiave.  Prima di tutto, è necessario analizzare le esigenze operative, considerando le ore di picco, i requisiti di sicurezza, il know-how richiesto e i tempi morti. Con la consapevolezza di questi aspetti – specifici per ogni attività – sarà molto più facile pianificare le alternanze.  Ricordarsi di coinvolgere i dipendenti è un passaggio fondamentale e non scontato: valutare le loro preferenze e necessità contribuirà a creare maggiore serenità e, di conseguenza, produttività. Pianificare congrui intervalli di riposo, soprattutto per i turni notturni, è fondamentale per garantire un adeguato recupero e poter contare su risorse sempre al massimo delle proprie capacità. Comunicare i turni con opportuno anticipo ai dipendenti – oltre ad essere un obbligo di legge  – è fondamentale proprio per permettere anche alle risorse di organizzare per tempo il proprio tempo libero e il necessario riposo.  Buona prassi è poi quella di prevedere di tenere alcune risorse da parte, in modo tale da poter procedere a sostituzioni in caso di assenze impreviste o periodi di riposo eccezionali (ferie, congedi parentali, matrimoniali, etc).  Infine, è decisamente utile monitorare e ottimizzare il sistema raccogliendo feedback dai lavoratori e analizzando le metriche. Gestione dei turni La gestione dei turni può avvenire in due modalità: tramite metodi manuali, o tramite software specializzati. Vediamo, nel dettaglio, quali sono i vantaggi di utilizzare delle soluzioni software specifiche per la gestione dei turni: Investire in una gestione ottimale dei turni può davvero migliorare la produttività e la qualità del lavoro, creando un ambiente lavorativo più soddisfacente e motivante, beneficiando di un basso tasso di turnover. 

Infortunio in smart working: cosa dice la normativa?

Lo smart working, o lavoro agile, è diventato una realtà sempre più diffusa e rilevante nel mondo del lavoro moderno. Questo modello di organizzazione del lavoro offre numerosi vantaggi sia per i dipendenti che per le aziende, permettendo una maggiore flessibilità e un migliore equilibrio tra vita professionale e personale. Tuttavia, è fondamentale conoscerne le modalità operative e le normative che lo regolano, al fine di garantirne una gestione efficace e conforme alle leggi vigenti. Specialmente nel caso – purtroppo non troppo raro – che il lavoratore in remoto sia vittima di un infortunio.  Vediamo cosa dice la normativa.  Cos’è lo smart working? Ne abbiamo già parlato nello specifico in un altro articolo di blog, ma in breve lo smart working è frutto di un accordo tra le parti in cui il lavoratore chiede l’opportunità al datore di lavorare da remoto. Disciplinato dalla Legge n.81 del 22 maggio 2017, il concetto di smart working mira ad introdurre modalità flessibili di esecuzione delle prestazioni lavorative, allo scopo di promuovere la competitività e agevolare la conciliazione fra vita personale e lavorativa. Lo smart working è una attività che viene programmata per fasi, cicli e obiettivi. La modalità del lavoro in remoto basa i suoi presupposti su tre importanti elementi: Se gestito correttamente, il lavoro in remoto può offrire notevoli vantaggi sia per l’azienda che per il dipendente. Smart working e tutele in caso di infortunio Ma veniamo al nocciolo della questione. Cosa succede se un lavoratore da remoto subisce un infortunio durante l’attività lavorativa? Non solo l’infortunio in smart working è coperto dall’INAIL, ma i dipendenti hanno diritto all’assicurazione INAIL contro infortuni e malattie professionali anche al di fuori dei locali aziendali. L’articolo 23 della legge 81/2017 estende la tutela INAIL ai lavoratori agili se l’infortunio è direttamente collegato alla prestazione lavorativa. L’INAIL, con una specifica circolare (48/2017), equipara i lavoratori in smart working a quelli tradizionali. In caso di infortunio, il lavoratore si dovrà occupare di denunciare l’evento come se fosse accaduto in azienda e descrivere dettagliatamente l’accaduto in modo da delineare i confini della tutela.   Dalla circolare INAIL: Per quanto concerne gli aspetti peculiari del lavoro agile, gli infortuni occorsi mentre il lavoratore presta la propria attività lavorativa all’esterno dei locali aziendali e nel luogo prescelto dal lavoratore stesso sono tutelati se causati da un rischio connesso con la prestazione lavorativa.  Soffermiamoci un attimo su questo punto, che è fondamentale. L’infortunio avvenuto durante il lavoro da remoto è indennizzabile a patto che ci sia un nesso con l’attività lavorativa. Ciò significa che non basta che l’evento avvenga nei locali prescelti per l’attività da remoto (es. l’abitazione), ma deve esserci un nesso con il lavoro.  Il problema è che, come con l’infortunio in itinere, il confine è molto labile e possono verificarsi situazioni di non immediata risoluzione. Quello che è certo è che non è automatico che un infortunio tra le mura domestiche sia di competenza dell’INAIL solo perché in quel momento il lavoratore si trovava a casa propria in telelavoro.  Quali sono gli obblighi del datore di lavoro nei confronti del lavoratore? In ogni caso è bene ricordare che entro certi limiti (di buon senso) l’azienda è responsabile della salute e sicurezza dei dipendenti che lavorano in remoto. Il datore di lavoro ha infatti una serie di obblighi e responsabilità: Anche il delicato discorso del controllo risulta essere normato: l’azienda, infatti, può controllare l’attività del dipendente solo entro i limiti stabiliti dall’accordo di smart working e dalla normativa, utilizzando strumenti come pc, tablet e smartphone per ottenere informazioni sull’attività lavorativa, ma solo a condizione che: Con la giusta attenzione, preparazione e buon senso, il lavoro agile può essere svolto in sicurezza così come il lavoro in presenza, tutelando la salute e il benessere di tutti i dipendenti.

Obbligo consegna buste paga: di che cosa si tratta

Hai mai pensato quanto sia fondamentale consegnare le buste paga ai dipendenti? Non si tratta solo di un obbligo burocratico, ma di un elemento chiave nella gestione delle risorse umane. La busta paga è un documento che dettaglia stipendio, straordinari, trattenute fiscali e previdenziali, fungendo da “carta d’identità” della retribuzione di ogni lavoratore. Dal punto di vista del dipendente, lavorare tutto il mese e non riuscire poi a orientarsi sulla burocrazia di come viene modulato e calcolato lo stipendio, può essere frustrante. Ecco perché la busta paga è fondamentale: garantisce trasparenza, chiarezza e fiducia nel rapporto tra azienda e dipendente.  Aspetti legali: Normative e tempistiche Entriamo nel vivo della questione. Eri a conoscenza del fatto che l’obbligo di consegna delle buste paga è un vero e proprio obbligo di legge? In Italia, questa pratica è regolamentata dall’articolo 1 della legge n. 4 del 5 gennaio 1953. Secondo questa normativa, i datori di lavoro devono consegnare ai lavoratori, all’atto della corresponsione della retribuzione, un prospetto di paga.  Per quanto riguarda le tempistiche, la legge stabilisce che la busta paga deve essere consegnata contestualmente al pagamento dello stipendio. Quindi, ipotizzando di pagare i dipendenti il 10 del mese, entro quella data dovrai aver consegnato anche le relative buste paga. Qualora questa scadenza non venisse rispettata si potrebbe incorrere in sanzioni amministrative. Vantaggi per aziende e dipendenti La consegna puntuale delle buste paga non è solo un obbligo, ma un vero e proprio strumento di gestione che può migliorare il rapporto tra azienda e dipendenti e che porta con sé una serie di vantaggi per entrambe le parti. Vediamone alcuni: Per le aziende: Per i dipendenti: Modalità di consegna: Tradizionali vs digitali La consegna delle buste paga può avvenire con diverse modalità. Diamo un’occhiata alle principali: Modalità tradizionali Modalità digitali Quale scegliere? La risposta dipende dalle esigenze della tua azienda e dei tuoi dipendenti: se hai un team giovane e tech-savvy, le soluzioni digitali potrebbero essere l’ideale; se invece hai dipendenti meno avvezzi alla tecnologia, potresti optare per un approccio misto. Una cosa è certa: le modalità digitali stanno prendendo sempre più piede. Non solo sono più ecosostenibili, ma offrono anche vantaggi in termini di sicurezza, accessibilità e archiviazione. Consentono di consultare anche buste paghe indietro di anni con un semplice click, invece di dover scavare in polverosi archivi. Il ruolo del software HR nella gestione delle buste paga Gestire manualmente le buste paga di decine, centinaia o addirittura migliaia di dipendenti sarebbe un incubo logistico, ed è qui che entra in gioco la tecnologia. Un buon software per la gestione delle buste paga consente di automatizzare i calcoli degli  stupendi, delle trattenute, dei bonus, oltre che di garantire la conformità: con le leggi sul lavoro in continua evoluzione, un software aggiornato ti aiuta a rimanere sempre in regola. Altri vantaggi rilevanti sono: Chiaramente, non tutti i software sono uguali. Quando si va a selezionare un software per la propria azienda, è fondamentale considerare fattori come la facilità d’uso, la sicurezza dei dati, la possibilità di personalizzazione e, naturalmente, il supporto clienti. Un buon software HR non è solo uno strumento per gestire le buste paga, ma un alleato nella gestione delle risorse umane, in un contesto lavorativo sempre più complesso e dinamico. La gestione delle buste paga riguarda le persone, non solo i numeri. Ogni cifra rappresenta un dipendente che si affida a te per informazioni chiare e puntuali. Trattare questo aspetto con attenzione è fondamentale per creare un ambiente di lavoro positivo e motivante.